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§Art. 24 - TUTELA GEOLOGICA E IDROGEOLOGICA

1 - Norme tecniche di fattibilità geologica

Su tutto il territorio comunale trovano applicazione le disposizioni contenute di cui al D.M. LL. PP. 11 marzo 1988 riportante le "Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione", e di cui ai regolamenti di attuazione ed alle successive modificazioni ed integrazioni.

Per l'applicazione del suddetto decreto, con specifico riferimento al territorio comunale di Lazzate, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 41/97 e della D.G.R. 3751 del 9 marzo 2001 e successiva D.G.M. 29 ottobre 2001 n°. 7/6645 indicante i criteri relativi alla componente geologica nella redazione dei Piani Regolatori Comunali, ciascuna zona omogenea o zona funzionale del territorio comunale è stata classificata con un grado di "fattibilità geologica" alle azioni di Piano.

Tale classificazione risulta espressa e contenuta negli elaborati dello "Studio Geologico del territorio comunale" di cui all'art.1b - Doc. n°. 1/C, che fa parte integrante delle presenti disposizioni. In particolare il riferimento è costituito dall'elaborato cartografico in scala 1:5000 identificato come " Carta di Fattibilità geologica delle azioni di piano".

La Relazione geologica che completa la Carta fornisce indicazioni sullo stato del territorio e sulle sue problematiche con lo scopo di indicarne l'utilizzo ottimale segnalando le eventuali indagini preliminari da eseguire prima degli interventi ed eventuali prescrizioni tecniche.

Di seguito vengono recepiti integralmente gli articoli delle norme di fattibilità geologica:


§Articoli delle norme di fattibilità geologica

§8.2 – Fattibilità geologica per le azioni di Piano

La carta della fattibilità delle azioni di piano rappresenta la sintesi degli elaborati tematici che hanno permesso la discriminazione di ambiti omogenei per caratteristiche morfologiche, litologiche, idrogeologiche e geotecniche.

La Tabella delle norme per le classi di fattibilità qui di seguito riportata è da considerarsi integrante della Carta di Fattibilità (Allegato 5bis).

Il D.G.R. n. 7/6645 del 29/10/01 definisce 4 classi di fattibilità geologica, come sintesi delle caratteristiche litologiche, morfologiche e geotecniche dei terreni: Classi di fattibilità

  • Classe 1: fattibilità senza particolari limitazioni.
    La classe comprende quelle aree che non presentano particolari limitazioni alla modifica delle destinazioni d’uso dei terreni e per le quali dovrà essere applicato il DM 11/03/88 e successiva C.M. 30483 del 24/09/88.
  • Classe 2: fattibilità con modeste limitazioni.
    La classe comprende le zone nelle quali sono state riscontrate modeste limitazioni alla modifica delle destinazioni d’uso dei terreni e per le quali dovrà essere applicato il DM 11/03/88 e successiva C.M. 30483 del 24/09/88.
  • Classe 3: fattibilità con consistenti limitazioni.
    La classe comprende le zone nelle quali sono state riscontrate consistenti limitazioni alla modifica delle destinazioni d’uso delle aree per le condizioni di pericolosità e vulnerabilità individuate e per le quali dovrà essere applicato il DM 11/03/88 e successiva C.M. 30483 del 24/09/88.
  • Classe 4: fattibilità con gravi limitazioni.
    L’alta pericolosità e vulnerabilità comporta gravi limitazioni per la modifica delle destinazioni d’uso delle aree.
    In queste aree è esclusa qualsiasi nuova edificazione, se non opere tese al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti.
    Per gli edifici esistenti saranno consentiti esclusivamente le opere relative ad interventi di demolizione senza ricostruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo.

''Il territorio comunale di Lazzate è stato suddiviso in classi di fattibilità come riportato nell’Allegato 5bis.

Sono state utilizzate le 4 classi di fattibilità previste dal D.G.R. n. 7/6645 ed è stata aggiunta una quinta classe, la 3b per poter meglio inquadrare le condizioni esistenti sul territorio comunale. Nella tabella delle pagine seguenti vengono riportate le classi di fattibilità, le norme ambientali, le norme per l’edificazione e le norme per la pratica agricola.''

§''9. Vincoli ambientali

Di seguito sono elencati i vincoli vigenti su alcune aree del territorio comunale di Lazzate:''

  • D.P.R. 236/88 e Deliberazione della Giunta Regionale del 27/06/96 n. 6/15137: definiscono la zona di tutela assoluta e la zona di rispetto dei punti di captazione delle fonti idropotabili (Vedi paragrafo Pozzi Pubblici) .
  • L.R. n. 31 del 20/08/76, costituzione del Consorzio Parco delle Groane.
  • L.R. n. 43 del 25/08/1988 e D.G.R. n. 7/18476 del 30/07/04 (Piano Territoriale del Parco delle Groane).
  • R.D.L. n. 3267 del 30/12/1923 (Vincolo Idrogeologico).

§10. Considerazioni conclusive

Lo scopo dello studio geologico è stato quello di definire il quadro delle caratteristiche del territorio di Lazzate, sia sotto il profilo fisico (morfologia, litologia, pedologia e idrogeologia), sia sotto il profilo applicativo (vulnerabilità degli acquiferi e caratterizzazione geotecnica); da ciò si è proceduto alla classificazione del territorio in aree di fattibilità geologica.

La finalità ultima è stata quella di delimitare quelle porzioni di territorio più sensibili alla pressione antropica.

Fasce di rispetto dei pozzi pubblici per captazione idropotabile: la zona di rispetto è attualmente delimitata con criteri geometrici previsti dal D.lgs 258/00.

In futuro sarà possibile fare una delimitazione con il criterio idrogeologico per poter svincolare aree poste a valle del flusso e proteggere quelle aree ubicate a monte.

Per il pozzo n. 2 di via Roma, attivo anche se è attualmente in disuso, bisogna ricordare che è privo della zona di tutela assoluta adibita alle opere di captazione e manutenzione.

Aree sottoposte a Vincolo Idrogeologico: si tratta di aree boschive dove si applica la normativa prevista dal vincolo. Aree del Parco delle Groane: in queste aree applicare la normativa prevista dal P.T.C. del Parco.

Si sono inoltre puntualizzate le norme tecniche e ambientali da applicare per la migliore gestione del territorio.

Caratterizzazione geotecnica dei terreni: è necessario attenersi alle norme vigenti per quanto riguarda le indagini geologiche (DM 11/03/88): in particolare facendo riferimento alle scarse caratteristiche geotecniche della porzione di territorio contraddistinta dall’Unita geotecnica B (Classe di fattibilità 3). In generale si ricorda che su tutto il territorio comunale e anche nei comuni limitrofi si è evidenziata la presenza di cavità sotterranee di origine antropica.

Zone soggette ad allagamenti: si tratta di una porzione di territorio che in occasione di forti piogge viene spesso allagata.

L’area è coperta interamente da bosco e non presenta strutture morfologiche attivi.

Nel caso la normativa vigente dovesse consentire l’edificazione si dovranno eseguire in fase preliminare studi idraulici e idrogeologici atti a verificarne la compatibilità con le edificazioni in progetto e con l’utilizzo a cui dovrà essere destinata l’area.

Area di ex cava: laddove la normativa vigente consentisse l’edificazione si dovranno eseguire in fase preliminare studi geologici e geotecnici atti a verificarne la stabilità dell’area o per individuare gli interventi necessari alla messa in sicurezza della stessa.

Zonazione sismica: il territorio comunale appartiene alla Zona 4 che è considerata zona a bassa sismicità. In queste zone si applicano obbligatoriamente le norme tecniche di cui all’ordinanza P.C.M. 3274 ai soli edifici strategici ed opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale ai fini di protezione civile e per gli edifici e le opere infrastrutturali che possano assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.

Vulnerabilità degli acquiferi: anche se non esistono aree particolarmente sensibili ad eventuali immissioni di inquinanti nel sottosuolo, la corretta gestione delle risorse idriche, del suolo e del sottosuolo, in previsione di un utilizzo pubblico degli spazi (parchi, campi sportivi, ubicazione nuovi pozzi di captazione) risulta sicuramente la strada migliore nella prevenzione dell’inquinamento della risorsa idrica.

In particolare si richiede l’attenta valutazione delle tipologie degli insediamenti realizzati o da realizzarsi all’interno o in prossimità delle zone di rispetto dei pozzi di captazione idropotabile (D.lgs 258/00 e D.G.R. 10/04/03 n. 7/12693).


Elenco allegati

Allegato n. 1:carta geologica scala1: 5000
Allegato n. 2:carta idrogeologica e idrograficascala 1: 5000
Allegato n. 3:carta geologico - tecnicascala 1: 5000
Allegato n. 4bis:carta di sintesiscala 1: 5000
Allegato n. 5bis:carta della fattibilità geologica per le azioni di pianoscala 1: 5000
Allegato n. 6: carta pedologica e dell’uso dei suoliscala 1: 5000

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